Il Petrolio: le origini
Lo sentiamo ronzare nelle orecchie da moltissimi anni, soprattutto perché al suo nome si legano vicende politiche, ma anche economiche. Stiamo parlando del petrolio. Ma da dove deriva questa parola? Dal punto di vista etimologico la parola petrolio è composta dal termine tardo latino petroleum che è un composto di ‘petra’, ossia roccia, e ‘oleum’, che significa olio. In sostanza, tradotta letteralmente, la parola petrolio significa ‘olio di roccia’. Si tratta, come spiega bene Wikipedia, di una miscela di idrocarburi, in prevalenza alcani, che si trova in giacimenti negli strati superiori della crosta terrestre ed è una fonte primaria energetica della modernità. La sua consistenza è liquida ma viscosa e il suo colore varia dal nero al marrone scuro, ma passa anche tonalità che vanno dal verde all’arancione.
Sul petrolio nel corso del tempo si sono fatti molti studi e dal greggio, che è il petrolio non lavorato ma appena estratto, si sono fatte diverse lavorazioni e raffinazioni per renderlo un combustibile sempre più performante. Sul tema esistono e sono state stampate molte riviste che trattano dettagliatamente la lavorazione del petrolio dal grezzo.
Già i popoli antichi conoscevano i giacimenti di petrolio superficiali e li utilizzavano per produrre medicinali con effetti lenitivi e lassativi e bitume o per alimentare le lampade.
Non mancarono anche gli usi bellici del petrolio. Già nell’Iliade, Omero narra di un “fuoco perenne” lanciato contro le navi greche. Il “fuoco greco” dei bizantini era un’arma preparata con petrolio, una miscela di olio, zolfo, resina e salnitro, che non poteva essere spenta dall’acqua; questa miscela era cosparsa sulle frecce o lanciata verso le navi nemiche per incendiarle.
Il petrolio era conosciuto anche nell’antico Medio Oriente. Marco Polo, ne parla ne Il Milione.